martedì 3 marzo 2015

Cronache culinarie


Oggi in chat abbiamo discusso molto di cucina. Una ragazza, approfittando delle mie dritte preziosissime, si è messa a preparare le zeppole con lo zucchero a velo; un'altra ha deciso di preparare dei deliziosi tortini di fango, coprendoli con una leggera spolverata di formiche. Io, che sono più un tipo da tortini di fango che da zeppole, ho sempre pensato che abusare delle formiche sia un delitto: il loro sapore acidulo e pruriginoso è da usare con molto equilibrio, senza contare che l'uso culinario di queste antipatiche creature ne sta decimando la popolazione mondiale, e i cuochi e le cuoche di tutto il mondo sono ormai costretti a rifornirsi quasi esclusivamente di formiche d'allevamento – le quali, come tutti noi sappiamo, sono ben meno pregiate di quelle selvatiche.
Io sono dell'avviso che, pur essendo le formiche degli odiosi animaletti parsimoniosi e laboriosi, dovremmo cominciare ad abituarci all'idea di farne un uso più moderato e di fare un po' più affidamento alla cicala. Lo so, lo so: la cicala è figa. Vive il momento, sperpera, muore giovane. Eppure l'abbiamo lasciata un po' troppo tranquilla, senza preoccuparci di capire come una bella spolverata di cicala tritata avrebbe funzionato sui nostri sfiziosi tortini di fanghiglia.

Chat per tutti bookmark






Nessun commento:

Posta un commento